Carissimi,
dopo molto impegno, ma anche molte soddisfazioni, giunge nuovamente il Natale che ci riporta, sempre con straordinaria lucidità, al senso vero delle cose.
In questi anni complessi, di grandi tensioni a livello internazionale, come anche nazionale e locale, si è spesso portati, sia individualmente che nelle conversazioni con altri, a farsi prendere da un profondo senso di sconforto e di impotenza. E forte è, sovente, la tentazione di disinteressarsi dei problemi, magari liquidandoli come mere conseguenze di colpe altrui, piuttosto che mettersi in gioco, affrontando la realtà e le situazioni critiche per quello che sono e provando a reagire individuando soluzioni praticabili.
Con voi, attraverso il Piano strategico, Rimini ha fatto le sue scelte, ha analizzato, riflettuto, discusso e promosso la propria idea di futuro. Ha seminato un progetto di futuro possibile, un “sogno” – si diceva nel 2010 – quando, con entusiasmo, abbiamo tutti condiviso la sfida di crederci. Ma non si è fermato tutto a quel punto. Da allora, infatti, in ogni giorno di ogni anno che è trascorso, Rimini, con il suo Piano strategico, non ha mai smesso di provarci, di sondare ogni situazione possibile, di far dialogare soggetti che non si parlavano, di promuovere la nostra idea di futuro presso coloro che potevano sostenerla con risorse economiche e tecniche. Non siamo nemmeno a metà dell’opera, ma i successi non sono mancati, i semi che abbiamo piantato sono già germogliati, anche grazie alla grande sintonia con tutti e cinque gli enti promotori, e molti progetti che sembravano impossibili da realizzare cominciano già a divenire realtà. Tanto che la nostra comunità, forte della grande capacità di persuasione che la vision del Piano strategico offre, ha già catturato risorse economiche altrimenti impossibili da ottenere.
Ma tutto questo non ci basta. Infatti, il nostro approccio è metodico e organizzato e abbiamo la certezza che questo lavoro produrrà ancora più risultati e attirerà ancora più risorse per la nostra comunità. Per queste ragioni, e per tante altre, il Natale di quest’anno è sì pieno di preoccupazioni, ma anche di qualche certezza in più e della speranza che, assieme, possiamo farcela. E che la scelta di privilegiare l’uomo come modello di sviluppo si è rivelata così innovativa da premiare l’intuizione che avemmo tutti, qualche anno fa, gettando il cuore oltre l’ostacolo e mettendo le “nostre facce” in un processo come il Piano strategico, così ambizioso per una città media come la nostra.
Buon Natale a tutti voi, quindi, con l’augurio che, nel 2016, questo significhi guardare gli uomini e le donne di Rimini e della Valmarecchia come una grande opportunità, grazie a quel bagliore di luce in fondo agli occhi e in fondo al cuore che non avete mai smesso di avere.

Maurizio
Presidente Forum e lo staff del Piano Strategico

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