ROMA – Andare in spiaggia solo per prendere il sole e fare il bagno? Roba d’altri tempi. Adesso la moda che si diffonde negli stabilimenti balneari, da Nord a Sud, è navigare su internet in spiaggia con la connessione wireless, gratis nella maggioranza dei casi. È il risultato di due fenomeni che si rafforzano a vicenda. Da una parte, pubbliche amministrazioni o consorzi di privati si stanno prodigando per installare punti d’accesso (hot spot) Wi-Fi nelle spiagge. Dall’altra, si diffondono in Italia computer portatili economici e cellulari fatti apposta per navigare sul web in mobilità: lo fanno 10 milioni di italiani e saranno 12 milioni entro fine estate, secondo recenti stime di School of Management-Politecnico di Milano. Vanno su Facebook e su siti con notizie o informazioni pratiche (traffico, meteo), soprattutto.

Alcuni stabilimenti balneari hanno quindi fiutato le nuove esigenze dei clienti: tra i primi, ci sono gli otto della provincia d’Imperia, riuniti in un consorzio, che ha avviato il Wi-Fi ufficialmente da quest’estate (dopo un anno di test). Il servizio si estende lungo un chilometro di spiaggia. È gratis non solo internet ma anche il noleggio di un piccolo computer portatile, che però sono in pochi a richiedere. “Sono ormai tutti attrezzati con cellulari per navigare sul web”, spiega Gianmarco Oneglio, responsabile del consorzio. “Vi abbiamo investito 15 mila euro – afferma – incluso il sito che ha una webcam per vedere le condizioni meteo in spiaggia. L’abbiamo fatto per dare offrire alla clientela un servizio dal valore aggiunto”.

Le pubbliche amministrazioni invece sviluppano reti Wi-Fi per promuovere il turismo oppure “per diffondere internet e la cultura informatica tra la cittadinanza”, dice Giorgio Berton, responsabile servizi informativi del Comune di Venezia, la cui rete da quest’anno si estende anche a due spiagge del Lido. Gratis solo per i residenti, mentre gli altri pagano. Il servizio è usato dalla spiaggia in media da 200-300 utenti al giorno, secondo stime dei gestori.

Un’altra rete notevole è della Provincia di Roma, che ha appena raggiunto le spiagge di Fiumicino e si appresta ad arrivare anche a Ostia, facendo un accordo con gli stabilimenti, che installerebbero il Wi-Fi a proprie spese ma con la guida della Provincia. Una delle prime e maggiori reti gratuite balneari è invece sulle spiagge di Lignano Sabbiadoro (Udine), realizzata dall’omonima spa a maggioranza pubblica.

Il resto dell’Italia è un “minestrone” di reti Wi-Fi balneari realizzate da soggetti differenti, senza un coordinamento: dai Comuni (come a Reggio Calabria o a Paola, in provincia di Cosenza), da operatori internet (come a Catania, con Mandarin, o a Riva del Garda, con Futur3) o, più spesso, dai singoli stabilimenti. Sulla costiera romagnola e in Sardegna, in particolare, quasi tutte le principali località balneari hanno la connessione wireless offerta dagli stabilimenti balneari, gratis o a pagamento. Anche in queste zone sono in arrivo novità, però. Da quest’estate, l’operatore Wipro ha aperto una rete Wi-Fi gratuita a Ravenna (spiagge comprese). La Regione Sardegna mira inoltre a creare, entro l’estate, una rete “free wireless” nelle principali località turistiche e commerciali, anche in spiaggia. L’obiettivo è sempre quello di dare internet gratis, ben diffusa e ad alta velocità, senza zone d’ombra. Per navigare ovunque senza problemi, anche tra un bagno e l’altro, un gelato e un giro in pedalò.

Fonte Repubblica.it

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