Secondo un rapporto pubblicato dalla Commissione europea, nel luglio del 2009 il 24% della popolazione della UE disponeva di un contratto di accesso in banda larga rispetto al 21,6% nello stesso mese del 2008. Il rapporto evidenzia inoltre un forte aumento della banda larga mobile in Europa, che ha registrato un incremento del 54% da gennaio ad oggi, con un tasso di penetrazione del 4,2%.
Il rapporto della Commissione dimostra inoltre che i cittadini della UE rispetto a un anno fa fruiscono di servizi a banda larga più veloci e di migliore qualità . L’80% dei collegamenti a banda larga nella UE garantisce velocità superiori a 2 Mbps, sufficienti per guardare video in streaming online, e più del 15% velocità superiori a 10 Mbps. Velocità maggiori di trasmissione dei dati offrono generalmente agli utenti una scelta migliore e più vasta a un prezzo inferiore per megabit. La Danimarca e i Paesi Bassi, dove circa il 40% della popolazione ha un accesso a banda larga, continuano ad essere all’avanguardia mondiale per la diffusione di tale tecnologia, ma il loro tasso di crescita ha subito un rallentamento in quanto il mercato è prossimo alla saturazione. Nove paesi della UE (Danimarca 37,3%, Paesi Bassi 36,2%, Svezia 31,3%, Finlandia 30,7%, Lussemburgo 28,8%, Regno Unito 28,4%, Francia 27,7%, Germania 27,5% e ora anche il Belgio 27,5%) hanno un livello superiore a quello degli Stati Uniti, nei quali la diffusione della banda larga è al 25,8% e che, secondo le statistiche dell’OCSE del maggio 2009 , è in fase di rallentamento. Rispetto al 2008, nel 2009 il Lussemburgo (+ 18,3%) e il Portogallo (+ 11,7%) hanno registrato la crescita più sostenuta. La disponibilità della banda larga è un indice fondamentale dello sviluppo delle tecnologie dell ‘informazione e della comunicazione. La Commissione redige annualmente due rapporti sullo sviluppo dei mercati della banda larga nella UE in base ai dati convalidati dagli Stati membri.