Un ampio bilancio sul percorso svolto e sui progetti sviluppati fino ad oggi, una valutazione della ricaduta economica dell’investimento fatto e, infine, il lancio di un nuovo e ambizioso programma di lavoro per i prossimi mesi. Questo, in sintesi, il contenuto della conferenza stampa tenutasi mercoledì 11 marzo presso la sede del Piano Strategico a Piazzale Felllini, a distanza di cinque anni dall’approvazione del Documento di Piano e alla presenza del Presidente del Forum Maurizio Ermeti, e dei rappresentanti di tutti gli enti promotori: il Sindaco Andrea Gnassi per il Comune e la Provincia, l’assessore alla Programmazione Territoriale della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, il presidente della Camera di Commercio Fabrizio Moretti e il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini Massimo Pasquinelli (cfr. allegato 1_COSE IL PS DI RIMINI).
Si parte dal bilancio delle attività. La fase di attuazione del Piano, che ha preso avvio nel 2011, ha portato avanti e sta sviluppando una gran parte degli oltre 60 progetti indicati nel Documento di Piano, che possono essere ricondotti a 5 linee strategiche generali: 1. MARE/TURISMO, 2. INNOVAZIONE, 3. ATTRATTIVITÀ URBANA, 4. RICOMPOSIZIONE TERRITORIALE, 5. MOBILITÀ.
Il campo MARE/TURISMO, ad esempio, (allegato 2) sviluppa tre indirizzi principali di lavoro: avere un mare pulito, realizzare il Waterfront più Innovativo d’Italia e lanciare Rimini come Capitale del Pensiero Turistico contemporaneo. Indirizzi che hanno avuto come esiti: il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzata, con opere in parte già realizzate e che entro il 2020 porterà alla depurazione di tutte le acque che confluiscono a mare; il progetto del Parco Urbano del Mare, 15 km di Parco urbano del benessere in riva al mare i cui bandi di realizzazione, in collaborazione con i privati, usciranno entro l’estate; infine, nel campo dell’innovazione del pensiero turistico, diversi progetti realizzati o in corso: dall’evento formativo Welcoming Cities. Le città accoglienti cambiano il mondo al primo Piano Integrato dellAccoglienza Turistica, dalla costituzione in città di 50 IAT diffusi fino all’imminente apertura del Rimini Tourism Innovation Square, la piazza della ricerca creativa sul turismo con un incubatore che avrà sede a Palazzo Buonadrata.
Un progetto, quest’ultimo, che ci introduce al settore dell’INNOVAZIONE (allegato 3), visto come una leva per favorire la ripresa e la crescita nel territorio, e ai suoi ambiti strategici di intervento ovvero il lavoro e l’innovazione di impresa, realizzati attraverso diversi interventi che spaziano dal citato Incubatore di impresa turistica ai diversi progetti realizzati e in corso sul welfare (dall’Empowerment al Welfare aziendale), dalla partecipazione al Parco Scientifico Tecnologico San Marino-Italia fino alla collaborazione con l’Amministrazione comunale per giungere alla ri-focalizzazione e all’approvazione del PCS e del RUE, per il rilancio dell’edilizia, la cui approvazione è prevista dopo lestate 2015.
In termini di ATTRATTIVITÀ URBANA (allegato 4), il Piano individuava come obiettivo il ridare valore al cuore antico di Rimini promuovendo una profonda riqualificazione del suo centro storico: molti sono gli interventi strategici che si stanno realizzando, tra i quali la riqualificazione del Borgo San Giuliano e del bacino del Ponte di Tiberio, verso la sua pedonalizzazione, il recupero di Piazza Malatesta, il settennio di celebrazioni per il bimillenario del ponte di Tiberio e le concrete trattative oggi in corso con Sistemi Urbani per la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria.
Sempre di più le città sono chiamate oggi a creare strategie e politiche condivise anche con le proprie aree interne e per questo, attuando l’indirizzo del Documento di Piano che auspicava una RICOMPOSIZIONE TERRITORIALE (allegato 5) con le vallate del Marecchia e del Conca, entro giugno 2015 si concluderà l’obiettivo di realizzare un Piano Strategico e un Contratto di Fiume per la Valmarecchia.
L’ultimo filone strategico che accompagna l’attuazione del Piano in maniera trasversale è quello della MOBILITA (allegato 6) con la finalità di giungere a una riduzione della pressione delle auto sul centro storico, creando direttrici di attraversamento della città più fluide e dotando il centro di parcheggi di attestamento. Anche questo obiettivo si completerà entro il 2015 con gli interventi ultimativi sulla SS 16 e la fluidificazione di Via Roma.
Programmare lo sviluppo di una città con una visione condivisa, progetti integrati e una governance multilivello significa oggi anche avere maggiori possibilità di riuscire ad intercettare finanziamenti. Nel caso di Rimini, l’esistenza di un Piano Strategico capace di tradursi in un disegno urbano innovativo come il Masterplan strategico, e in una serie di azioni volte ad aumentare il capitale complessivo socio-culturale del territorio, ha determinato la capacità di ottenere ricadute molto consistenti e oggettivamente misurabili in termini di ritorno economico del Piano. Tra il Piano Città, il Piano di Salvaguardia della Balneazione, il controvalore della concessione delle aree demaniali del lungomare ed altri finanziamenti regionali ed europei, l’approccio del Piano strategico a supporto dell’Amministrazione ha consentito a Rimini di acquisire oltre 30 milioni di euro, a fronte di un investimento pubblico di 650.000 euro nei 5 anni dal 2010 ad oggi.
Ma la sfida non si ferma qui, una nuova scommessa attende oggi il Piano Strategico. L’obiettivo 2015 è quello di aprire una nuova fase di lavoro e di partecipazione passando da quello che, nel passato, è stato un percorso di innovazione sulla città, in attuazione oggi e negli anni a venire, ad un percorso di innovazione degli individui o, meglio, del capitale sociale e umano del territorio. Si tratta di una sfida mai tentata dalle città che fanno programmazione strategica. Un programma di riflessioni, approfondimenti e scambi per giungere ad una definizione dei valori sociali oggi di riferimento da utilizzare come parametri per un aggiornamento ed una attualizzazione del Piano Strategico di Rimini. Una attenzione alla civitas oltre che allurbs, un lavoro partecipato che coinvolgerà il mondo dell’impresa, dell’economia e finanza, dei giovani e delle scuole, del sociale, della cultura e della creatività per comprendere e condividere una nuova direzione di marcia. I primi effetti di questo lavoro si potranno vedere nel prossimo autunno con la convocazione degli Stati Generali della Cultura Urbana. A cinque anni dalla sua approvazione, il Piano strategico non solo continua quindi a svolgere la sua funzione di timone dello sviluppo di Rimini ma lancia oggi una nuova sfida per rivestire un ruolo sempre all’altezza delle continue trasformazioni che investono Rimini come anche il contesto più generale.